IL MOLINO NON SI TOCCA!

Da qualche tempo si susseguono voci riguardanti lo sgombero del Molino di Lugano, vero e proprio faro nella nebbia oltre la dogana Como-Chiasso

Conosciamo bene le dinamiche che sottendono questo tipo di operazioni: lucrare maggiormente sull’ennesima fetta di città. È quello che è successo numerose volte a Saronno.

Il Molino non si tocca, perché gli spazi occupati sono una ricchezza e una base per l’autogestione e la solidarietà.

Invitiamo tutti e tutte a convergere su Lugano il primo sabato successivo all’eventuale sgombero.

NESSUNO SGOMBERO SENZA RISPOSTA!

Agli arrabbiati

Quest’anno pandemico è stato un’ulteriore occasione per aumentare le distanze tra chi ha sempre meno e chi accumula sempre più. Le misure di contrasto alla diffusione di un virus, imposte dall’alto, diventano un’opportunità per ridisegnare un mondo di sottomessi, asservito al capitalismo. I governi espletano il loro compito repressivo decretando il dovere di privarsi di qualsiasi socialità reale, autorizzando unicamente il lavoro. Si assottiglia sempre più la differenza tra essere umano e macchina, dedita esclusivamente alla produzione ed al consumo. Nel mezzo del torpore, in cui per molti pare non vi sia altra soluzione che obbedire, si fa largo il malcontento, il semplice lamentarsi a molti non basta più.

A tutti loro ci rivolgiamo.